Perchè la donna è multitasking… e l’uomo no
Su ‘Bmc Psychology‘ alcuni esperti hanno pubblicato i risultati di due esperimenti dai quali si deduce che: “Gli uomini – sentenziano sulla Bbc online gli autori, Gijsbert Stoet dell’università di Glasgow e Keith Laws dell’università di Hertfordshire – sono più lenti e meno organizzati delle donne quando devono passare rapidamente da un’attività a un’altra, almeno in certi casi”.
Casi che, puntualizzano gli esperti, includono anche tipiche attività da ufficio: inviare e-mail, rispondere a telefonate e incarichi assegnati, entrare e uscire dalle riunioni, il tutto fatto contemporaneamente o quasi.
In particolare, spiegano i ricercatori, le donne sono più brillanti soprattutto quando si trovano sotto pressione.
Come accade tutto questo? Secondo gli studi condotti, sotto sotto c’è lo zampino dell’evoluzione.
1° Test
Nel primo esperimento, gli psicologi hanno confrontato le performance di 120 uomini e di 120 donne alle prese con un test al computer.
La prova implicava di passare rapidamente tra un compito e un altro di natura diversa (matematici, o di riconoscimento forme).
Se affrontavano gli esercizi uno alla volta, maschi e femmine si dimostravano ugualmente abili.
Ma quando le attività venivano mixate, gli uomini risultavano significativamente più lenti e facevano più errori.
2° Test
Nel secondo test, uomini e donne avevano 8 minuti per svolgere una serie di compiti impossibili.
La prova consisteva nel capire come si organizzavano maschi e femmine per cercare di eseguire le attività richieste:
- localizzare dei ristoranti su una mappa
- risolvere semplici problemi matematici
- rispondere al telefono
Le differenze ci sono, e si sono viste tutte. Bisogna poi ammettere altre cose:
Un uomo ha percentuali di grasso molto più piccole di quelle femminili, e sono concentrate quasi tutte intorno alla fascia addominale.
Questo conferisce maggior stabilità e quindi, un uomo grasso, è molto più forte di uno magro – pensate a un lottatore di sumo e capite cosa intendo.
Le donne hanno molto più tessuto adiposo, quindi grasso, nel corpo.
Fino a un terzo del peso di una donna è dato dal grasso, contro il 15% circa di un uomo.
Il testosterone infatti brucia in fretta il grasso convertendolo in energia e muscoli.
Nella donna è diffuso per conferire al corpo una forma sinuosa e prosperosa (le curve) che hanno la funzione di attirare gli uomini, per prima cosa.
Il corpo maschile quindi è predisposto per la lotta e il combattimento, e il suo cervello è monotematico: può elaborare un solo pensiero alla volta.
Questo conferisce una maggior concentrazione rispetto a una donna, ma anche il fatto di poter svolgere solo un compito per volta. Uno sforzo fisico consente di poter ignorare il dolore fino al raggiungimento di uno scopo.
Un uomo riesce a combattere con un braccio rotto, se deve salvarsi la vita, e non perché stringe di più i denti – anzi, è dimostrato che sono molto più sensibili al dolore e più incapaci a sopportarlo – ma perché il suo cervello riesce a ignorarlo poiché c’è qualcosa di più importante: salvarsi.
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La stessa cosa si ottiene nello sport, dove un uomo riesce a reggere ritmi di fatica pesantissimi, durante una gara, mentre crolla appena questa finisce.
Le donne viceversa possono occuparsi di più cose contemporaneamente.
Mentre cucinano riescono a organizzarsi la giornata fin nei dettagli, e mentre lavorano hanno già un piano d’azione per quando avranno finito.
Riescono a badare a molte informazioni per volta e a elaborarle in una volta sola.
Questo è molto utile a livello comunicativo: sono molto più brave – da 3 a 5 volte – degli uomini nel far questo.
La mente femminile permette di ricordare migliaia di date e di eventi, purché ci sia un evento emozionale che li richiami.
Sanno a memoria quand’è il compleanno di tutti i parenti delle amiche, degli amichetti del figlio e dei loro amici.
Il loro compagno è a malapena consapevole del fatto che ci sia una festa ogni tanto.
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