Sai tenere la giusta distanza quando comunichi?

Sai tenere la giusta distanza quando comunichi?

Sai che ognuno di noi ha una propria distanza mentre comunica? Ovvero, ha un proprio spazio personale privato?
E che questo spazio è come una grossa bolla che ci circonda?
Gli scienziati definiscono la gestione di tale spazio con il nome di prossemica, scienza che si occupa di capire quanto misurano e come funzionano tali spazi.

All’interno della nostra “bolla” ci sentiamo a nostro agio, e percepiamo chi viene da fuori come un intruso, che possiamo o meno accogliere.

Non tutti infatti sono i benvenuti, e non tutti nella stessa misura.

Chi è benvoluto può oltrepassare questi confini, e anzi spesso siamo contenti che lo faccia.
Ma con chi invece non vogliamo avere niente a che fare, anche una vicinanza relativa è come una violazione, una forzatura della nostra intimità.

Esistono diversi gradi di vicinanza, a seconda di com’è il rapporto tra noi e l’altra persona.
È probabile che al tuo partner permetterai di starti ben più vicino di un completo sconosciuto (ce lo auguriamo, perlomeno!) e che un tuo collega sarà trattato in modo “intermedio” tra l’intimità e il rapporto del tutto formale.

La tua bolla prossemica infatti è regolata in modo da avere come dei gradi.

 

Violazione della Bolla Prossemica

Immagina come se fosse la tua casa: permetterai a uno sconosciuto di stare sulla porta, a qualcuno che conosci poco di entrare magari in soggiorno, e solo agli amici più stretti di usare magari il tuo bagno o di vedere la tua camera da letto.

Quando invece c’è una violazione, ovvero quando qualcuno che non conosci entra nella tua camera da letto, ecco che ti senti “invaso” e reagisci in modo negativo.
Magari non gli urlerai contro né gli spaccherai la faccia, ma la cosa non ti piace granché.

Allo stesso modo funziona con la bolla prossemica: mentre è bello abbracciare il tuo partner e stare a stretto contatto con lui/lei, la cosa non è la stessa quando ad esempio ti tocca stare in ascensore con altre 4 persone sconosciute.

Questa è una classica violazione prossemica!

N.B.: Quando ti avvicini a qualcuno, stai violando la sua bolla, se non lo conosci.
Per questo, quando gli dai la mano, è bene fare un passo avanti per stringergliela e poi ritrarti nella posizione di partenza.

Avvicinarti o allontanarti di colpo è un segnale molto potente.

Il primo indica che ti piace quello che l’altro dice o fa, il secondo, al contrario, che non sei d’accordo o che non ti piace quella persona.

Considera sempre che, quando comunichi con qualcuno, anche quello che fa l’altro è molto importante!

Se noti che si avvicina a te, e vuoi mantenere una buona comunicazione, lascialo avvicinare e non ritrarti per ristabilire l’equilibrio, perché, anche se in modo inconscio, è un’offesa forte.

È come se qualcuno ti tende la mano e tu ti rifiuti di stringerla.

Per sapere se ti sei avvicinato troppo, nota i suoi movimenti, ricorda che se tende ad allontanarsi in seguito a un tuo avvicinamento, è meglio non insistere.

Uomini e donne hanno Bolle prossemiche diverse

È inoltre importante sapere che uomini e donne hanno una diversa bolla: le donne più larga ai lati, gli uomini più ampia sul fronte.

Ciò significa che, quando parli con un uomo, è bene non stargli proprio davanti, specie se sei anche tu uomo, perché questo gesto è minaccioso e poco gradito.
Meglio mettersi a 45° rispetto a lui.

Quando invece hai a che fare con una donna, è più indicato occupare la posizione diretta di fronte, perché appunto, se ti metti di lato come con un uomo ottieni l’effetto contrario e appari come sfuggente e poco sincero.

Le donne tendono ad avere una bolla meno sviluppata di quella maschile, e quindi a parlare a una distanza inferiore, eppure, sono molto sensibili ad ogni invasione, specie se da parte di un uomo.

Altra cosa da tener presente è che se due persone stanno discutendo è meglio non intromettersi, ma se proprio si vuole fare, bisogna creare un nuovo equilibrio, in modo che tutti siano a 45° circa uno dall’altro. Se provi a entrare in una discussione a due, e ti accorgi che nessuno dei due altera la propria posizione, vuol dire che non sei ben accetto, quindi lascia perdere.

La bolla prossemica coinvolge anche gli oggetti che ci circondano, che fanno da confine intorno a noi. Toccarli, specie se senza permesso, è un’invasione bella e buona!

 

Io non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da lontano - FOSCOLO Share on X

 

L’antropologo Edward Hall ha suddiviso la bolla prossemica in 4 differenti zone, cioè dei livelli d’importanza.

Man mano che diventano più piccoli e vicini alla persona, sono anche più importanti e difesi dall’esterno.

Le zone sono, partendo dalla più piccola:

– zona intima da 0 a circa 50 cm
– zona personale da 50 a circa 130 cm
– zona sociale da 130 a 350 cm
– zona pubblica oltre i 350 cm

Non si può entrare in una zona più piccola di quello che ci è permesso senza provocare reazioni negative nell’altro, quindi tienine conto.

Analizziamole meglio.

 

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Zona intima

Essendo la più vicina, è anche la più privata e importante tra tutte.
Nessuno, eccetto le persone più intime, possono stare in questa zona!

Qui sono ammessi solo parenti stretti, amici intimi e il proprio partner. La sua dimensione va dai 0 ai circa 50 cm.

Attenzione==> vari Paesi hanno una diversa dimensione di quest’area.
Per alcuni sarà più piccola, per altri più grande.
Considera sempre questo fattore, perché potresti ritrovarti in grossi guai se per esempio parli a 50 cm rispetto a un inglese e a un cinese.
Il primo ti riterrà troppo vicino, il secondo forse troppo lontano per poter discutere in modo adeguato.

Ricorda che, anche se accetti qualcuno nella tua zona intima, perché ti è molto simpatico, potresti non essere ricambiato: l’altra persona potrebbe ritenere invadente che tu cerchi il contatto con lei.

A sua volta, la zona intima può essere divisa in due parti: zona di vicinanza (da 0 a 15 cm) e lontananza (15-50 cm).
Come potrai immaginare, la prima è riservatissima, e non dovrai mai per nessun motivo oltrepassarla durante un primo incontro! La seconda può, in alcuni casi, essere invasa, per pochi secondi, se c’è intesa tra voi.

È la zona cui dovresti puntare per diventare un ottimo comunicatore.

Se è possibile perdonare chi oltrepassa le altre zone, non è consentito a chi entra in quella intima, quindi stai ben attento quando ti muovi in quest’ambito. A nessuno piace stare in ascensore con tanti sconosciuti, come abbiamo detto, proprio per questo principio.

Se sei un venditore, lascia al cliente la scelta della distanza giusta, e adattati, sia che sia troppo, sia che sia poco.

Sai perché negli interrogatori i poliziotti stanno addosso al sospetto? Perché è molto difficile da sopportare, e così facendo lo inducono a confessare pur di farli smettere.

Esistono molti casi in cui i prepotenti, per ribadire la loro supremazia, si avvicinano al volto dell’altro, un segno di minaccia molto forte.

 

Zona personale

Tra i 50 e i 130 cm circa esiste il secondo livello, la zona personale.
Chi invade tale zona sarà trattato come invasore, anche se in modo meno marcato di quando si invade la zona intima.
A questa distanza sono tenute le persone amiche ma che non si conosce molto, i colleghi, i familiari alla lontana che non frequentiamo spesso.
Talvolta, queste persone tendono a invadere la zona intima, specie se si trovano al limite con questa.

Riusciamo a sentire bene la voce di chi si trova a questa distanza, e a cogliere altri segnali visivi e uditivi, mentre i segnali come l’odore, il calore e altri dettagli tipici della zona intima non sono più rilevati.

Questo permette un certo distacco rispetto all’altra zona, e così facendo permette di parlare a un livello meno emotivo e più razionale.
Possiamo dividere questa zona come l’intima, in zona di vicinanza tra i 50 e i 75 cm e di lontananza tra i 75 e i 130.
Quando ci si presenta, è bene rimanere nella seconda (75-130) e di avvicinarsi solo per la stretta di mano, prima di tornare in questa fascia.

Dopo essersi presentati, se la comunicazione è efficace e funziona, è possibile avvicinarsi di circa un passo ed entrare nella zona di vicinanza (50-75). Meglio non andare oltre, durante un primo colloquio.

Hai mai notato come i personaggi famosi siano ogni volta circondati quando appaiono in pubblico?
Le persone sembrano considerarli più amici che sconosciuti, e tendono perciò a invaderne la zona intima: una cosa molto poco gradita per loro!

 

Zona sociale

Va dai 130 ai 350 cm. circa. Nota come sia molto più grande di quella di prima.
È in questa zona che releghiamo la maggioranza dei nostri rapporti con gli altri.
Qui stanno gli sconosciuti, coloro che non ci conoscono né hanno alcuna relazione con noi, ma che per qualche motivo incontriamo.

Per esempio, un commesso, o l’idraulico quando ci ripara il lavandino. I colleghi superiori anche ricadono in questo tipo, in quanto, maggiore è la distanza sociale, maggiore sarà anche la distanza prossemica e la bolla che gli altri percepiranno.
Anche questa è divisa in zona di vicinanza (130-200 cm) e di lontananza (200-350 cm).

Nella prima ricadono gli incontri informali, la seconda è per i più formali.

Essendo così ampia non è netta e facile da definire come le altre più piccole.
È difficile parlare in modo normale con qualcuno che rimane così distante, e infatti di solito a chi resta in questa zona riserviamo poche battute.

 

Zona pubblica

Da oltre i 350 cm in poi.
Qui si trovano coloro con cui non abbiamo né vogliamo alcun tipo di relazione.
È anche la distanza massima cui si rimane in presenza di capi di Stato, presidenti di aziende e nobili di alto lignaggio.

Se ci pensi, è anche più o meno la distanza che c’è tra un oratore e la sedia più vicina del pubblico, cosa che fa percepire sempre l’insegnante come qualcuno di “estraneo” e superiore di grado.

Non è divisa come le altre. Quel che accade al di fuori di questa zona, in genere non ci interessa molto, perché lo percepiamo come oltre la nostra portata, quindi affari degli altri.

 

In caso di stranieri

Quelle che ho esposto sono le normali misure rispetto agli italiani.
Le cose variano molto a seconda del Paese trattato.
Gli anglosassoni hanno distanze medie maggiori delle nostre, mentre gli asiatici minori.

Questo significa che se parli con un inglese, ad esempio, dovrai stare a una maggiore distanza per evitare di invadere la sua zona intima e personale.

Al contrario, se stai parlando con un cinese, la distanza sarà minore, e dovrai stare più vicino per rientrare nella zona ideale di incontro senza apparire troppo freddo e distaccato.

Le misure ideali di cui abbiamo parlato sono riferite alla media europea, ricorda invece che:

  • i Paesi latini e asiatici hanno le distanze di qualche centimetro più ridotte
  • i Paesi nordeuropei e anglosassoni hanno le distanze di qualche centimetro più larghe

 

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Avrò il piacere di seguirti di persona durante tutto il percorso della durata di 2 giorni (full immersion), per questo ho scelto il numero chiuso, massimo 10 persone.

La rifrequenza è sempre gratuita – Attestato finale

 

 

Stay Tuned!

Fabio


 

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